Il convegno si prefigge l’obiettivo di interrogarsi sulle riforme legislative in atto e la loro compatibilità con le regole costituzionali.
La Prof.ssa Francesca Iole Garofoli e il Prof. Fabrizio Pompilio, del Comitato scientifico ed organizzativo del convegno, mettono in rilievo l’importanza degli Studi di Giuliano Vassalli, in occasione delle prime pronunce della Corte costituzionale, ove in una nota aggiuntiva si ricordava che: “Quando quelle prime decisioni della corte costituzionale uscirono, ci sembrò che finalmente uscisse, liberato dalla nebbia della paura e dall’intrigo degli arzigogoli, il diritto…semplice, chiaro, intellegibile a tutti e, sopratutto, onesto, espressione non di opportunità, ma di verità”.
Sicché, una visione dinamica e non pietrificata della Costituzione ci permettono di parlare, in questa occasione, di prospettive di riforma costituzionali perché, quella fonte primaria, non rappresenta un “monoblocco,” ma include regole principi e diritti, la cui consistenza giuridica informa sul lavoro meticoloso e costante della cultura giuridica e della giurisprudenza.
Se è vero che segnali contraddittori si aggirano sul sistema penale con interferenze politiche e mediatiche sulle scelte politico – criminali è altrettanto importante non scoraggiarsi, poiché la bussola è la Costituzione, quale strumento pacifico di rinnovamento sociale capace di guidare il nostro Paese verso una rinascita della giustizia.
Costituzione e valori democratici rappresentano le ragioni preminenti di tutela dei diritti fondamentali dell’individuo, della verità del diritto e delle esigenze di libertà.
“Il nostro impegno per la difesa della dimensione costituzionale della Giurisdizione si ritrova nella finalità della Rivista quale trait d’union tra i Maestri del Diritto e i giovani giuristi uniti nel recupero dei valori della giurisdizione. Dunque, un contesto unitario del sapere entro il quale il diritto si colloca come un insieme di idee e principi che si evolvono unitamente all’animus delle discipline giuridiche. Tutto sta a verificare i rapporti con le situazioni soggettive protette e con i diritti costituzionali applicati al processo penale, ragionando nell’Unità e Pluralità del sapere giuridico vedremo cosa accadrà”, (aggiunge Garofoli); Infine, “la pluralità dei saperi nella modernità deve interessare non soltanto le professioni giuridiche, ma deve informare il cittadino, affinché possa riscoprire i valori di un paese democratico”. (conclude Pompilio.)
Su questi temi si confronteranno illustri Accademici e Giuristi attraverso un criterio dialettico multidisciplinare.
Nell’occasione, il Direttore Scientifico Prof. Avv. Vincenzo Roberto Garofoli e il Direttore responsabile Prof. Avv. Carlo Taormina presenteranno il primo numero, anno 2024 della Rivista “Unità e Pluralità del Sapere Giuridico” edita dalla Casa Editrice Dike Giuridica.
In allegato il programma e la Locandina: